Il futuro geologico della Puglia


Finamente è stata promulgata la da noi tanto agognata L.R. 33/2009 “Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico”, a soli 3 mesi dalla sua scadenza. Si tratta ora di darle attuazione, affinchè non rimanga solo un’espressione di buone intenzioni da parte della Regione.

Il disegno di legge inziale, risalente a più i due anni fa, era volto semplicemente a rivedere la ormai obsoleta L.R. 32/1986 – abrogata infatti dalla stessa L.R. 33/2009 – che tutelava il solo patrimonio speleologico. Quando ero consulente dell’Ufficio Parchi della Regione Puglia mi fu chiesto di dare un parere proprio sul disegno di legge, e mi parve un’occasione imperdibile per poter estendere la tutela all’intero patrimonio geologico, includendo i geositi.

Dopo una serrata concertazione con la Federazione Speleologica Pugliese mediata dall’allora Assessore all’Ecologia Michele Losappio – dimostratosi da subito ben disposto nei confronti degli intenti del DdL – si giunse ad un testo che da un lato ridava vigore al gran lavoro fatto fino ad allora proprio dalla FSP e dalla stessa Regione – che aveva portato alla costituizione di un Catasto delle grotte completo e di elevato valore scientifico – e dall’altro valorizzava in maniera formidabile l’intero patrimonio geologico pugliese, con il riconoscimento del valore di tutela dei geositi e la contestuale istituzione del loro Catasto.

Dopo due anni abbiamo finalmente una legge che, senza peccare di presunzione, vede la Puglia all’avanguardia a livello nazionale nella tutela del patrimonio geologico.

Nell’articolo pubblicato su Geologia dell’Ambiente – del quale ho parlato nel mio precedente post – vengono messi in evidenza gli aspetti peculiari della L.R. 33/2009. La sua lettura aiuta a comprendere le opportunità che essa offre, allo scopo – come dicevo prima – di mettere in moto tutte quelle azioni che porteranno dagli obiettivi alle azioni concrete.

La notizia della promulgazione della L.R. ci è giunta proprio in occasione del Convegno GUBA sulla geologia urbana di Bari, al quale hanno partecipato quasi 300 persone, e questo ci è sembrato ben augurante per immaginare davvero come potrà essere il futuro geologico della nostra Regione.

E come SIGEA abbiamo ribadito durante l’evento le nostre serie intenzioni nel voler fare fino in fondo la nostra parte. Allo stesso tempo però, siamo più che convinti del fatto che se vogliamo “passare dalla legge ai fatti”, sia assolutamente necessario lavorare per costruire sinergie tra tutti i soggetti implicati nella tutela e la valorizzazione del patrimonio geologico pugliese. A partire dalle associazioni come la nostra e la FSP, e l’Università, che possono mettere a disposizione le grandi conoscenze tecniche e scientifiche necessarie per perseguire gli obiettivi di valorizzzione che la L.R. si pone, come pure le istituzioni e gli stessi cittadini per tutelare e rispettare i beni geologici.

Vogliamo dunque continuare a proporci come soggetti attivi, pronti a presentare proposte concrete, perchè di idee ne abbiamo davvero tantissime. E vogliamo farlo assieme ai nostri amici della FSP, e dell’Università, ai quali chiediamo da subito la disponibilità a sedersi attorno a un tavolo e metterci sopra proposte che sappiamo non mancano loro, per arrivare a costruire un grande progetto per il futuro geologico della nostra Puglia.

7 thoughts on “Il futuro geologico della Puglia

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    • Un abbraccio grandissimo anche a voi da quaggiù caro Franko…
      Approfitto dei tuoi auguri per estenderli anche agli sparuti avventori di questo blog.
      Speriamo in un futuro geologico (e non) migliore per la nostra Puglia. C’è tanto da fare, le occasioni sono molte, e ne abbiamo parlato proprio in questo posto.

      E allora, ad maiora!

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