Macché sitibonda Puglia!


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Puntuale come la Befana, o come il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, anche per questo 2011 in Puglia non ci siamo fatti mancare l’indispensabile sanatoria dei pozzi esistenti per l’estrazione di acque sotterranee. Tutto in barba al tanto atteso Piano di Tutela delle Acque, approvato ad ottobre 2009, del quale ho ampiamente parlato in un precedente articolo.

La solita e famigerata legge di bilancio varata a fine dicembre (L.R. 19/2010) infatti, prevede all’articolo 30 che tutte le istanze per piccole derivazioni presentate alla Regione Puglia entro il 31 dicembre 2010 vengano formalmente sanate e assentite all’utilizzo, previo pagamento entro il 31 gennaio 2011 “della tassa di concessione regionale (per la modica cifra di euro 25,82), di cui all’articolo 11, comma 2, della L.R. 18/1999, della sanzione amministrativa di euro 360,00 (per pozzo), prevista dal D.Lgs. 152/2006, al pagamento del canone definito dall’articolo 18 della L. 36/1994, e successive modifiche e integrazioni, nonché all’installazione delle apparecchiature di misura e controllo delle portate“.

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