Un compendio dei dati cartografici in Puglia


Certamente sarà capitato anche a voi avere la necessità di dover recuperare dati cartografici digitali disponibili sul territorio regionale. E’ una esigenza andata crescendo in maniera quasi esponenziale, in parallelo con il sempre più diffuso utilizzo dei Sistemi Informativi Territoriali (GIS) da parte di molti professionisti.

Fino a non molti anni fa, la disponibilità di dati cartografici digitali era appannaggio di pochi “eletti”, che avevano la possibilità di accedere agli archivi degli enti pubblici che detenevano a vario titolo dati tematici e di base come ortofoto, dati catastali, cartografia tecnica e topografica. Erano visti come degli “early adopter” (e molti di loro se ne beavano) di strumenti come i GIS, che in realtà esistevano già da decenni, ma che per la maggior parte dei professionisti del territorio (italiani) erano complicati software le cui funzionalità erano quasi incomprensibili.

Il fatto è che un GIS senza dati è come un’auto senza carburante. E se un’auto non riesci a metterla in moto, molto difficilmente comprendi come funziona e come utilizzarla per i tuoi scopi.

Per tale apparentemente banale motivo, non credo di esagerare nell’affermare che questi “eletti” e presunti “early adopter”, che ingordamente facevano incetta di dati a destra e a manca, e stupidamente li tenevano gelosamente custoditi nei loro hard disk portatili, hanno non poco ostacolato proprio una maggiore e più precoce diffusione dell’utilizzo dei GIS.

Lavorando con i GIS dal lontano 1994, io stesso ero tra questi “collezionisti” di dati con hard disk al seguito (inizialmente addirittura con astucci ricolmi di CD prima e DVD dopo), ma sin dall’inizio ero convinto che tenerli nascosti era un delitto. E questo sia perché spesso si trattava di dati realizzati con soldi pubblici, e dunque appartenenti di diritto ai contribuenti, sia perché sono sempre stato convinto che un bravo professionista non si misura da quanti terabyte di dati ha nel proprio hard disk, ma da come li utilizza.

Ma a tutto questo dobbiamo aggiungere l’ancora più bieco e deleterio atteggiamento di molti funzionari e dirigenti di enti pubblici detentori di quegli stessi dati, che hanno per molto tempo tenuto (e continuano tutt’ora) i dati “chiusi nel cassetto”, usandoli come strumento di potere.

Ma le cose stanno rapidamente cambiando, e molte amministrazioni pubbliche hanno capito che i dati nei loro cassetti vanno resi disponibili ai legittimi proprietari: i cittadini.

E nella nostra Regione cos’abbiamo?

La principale fonte di dati rimane la Regione Puglia, che già nel 1982 istituiva l’Ufficio Informatico e Servizio Cartografico, soppresso nel 2006 e il cui personale e funzioni sono confluiti nel Servizio Assetto del Territorio. La realizzazione e gestione del Sistema Informativo Territoriale regionale (SIT Puglia) è stato comunque demandato completamente a Innova Puglia SpA. E’ pertanto presso questo soggetto che è possibile reperire la gran parte dei dati di interesse regionale, tra i quali già dal 2009 molti dati di base.

Come alcuni di voi sapranno, dal 2010 lo Stato italiano ha recepito la Direttiva INSPIRE che istituisce una infrastruttura europea di dati territoriali, per maggiori approfondimenti a riguardo vi invito a leggere un mio articolo sul blog di Planetek. Tra le altre cose, ogni Stato membro dovrebbe istituire un Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali (RNDT) che raccolga le metainformazioni, una sorta di carta di identità degli stessi dati. Quello italiano non è ancora accessibile al pubblico. Anche le Regioni dovrebbero a rigor di logica dotarsi di un catalogo del genere, nel quale si possano condurre operazioni di ricerca sia di tipo spaziale che basate su parole chiave per poter capire quali dati vi siano a disposizione. La Regione Puglia non è da meno, ma purtroppo il suo Reperto Regionale dei Dati Territoriali (RRDT) non è fruibile da cittadini, ma solo da utenti che siano riconosciuti da DigitPA.

Nonostante il SIT Puglia sia di fatto il punto di riferimento ufficiale riguardo i dati territoriali, alcuni Uffici e Servizi della Regione Puglia gestiscono in totale autonomia alcuni archivi di dati cartografici digitali, che pertanto non possono essere consultati sul SIT Puglia. Tra questi abbiamo l’Ufficio Parchi e Tutela della biodiversità e il Servizio Attività Estrattive.

E allora che dati ci sono a disposizione?

Era tempo che avevo intenzione di farlo, e finalmente mi sono deciso a mettere a disposizione di tutti la mia conoscenza dei dati detenuti (termine dal doppio significato) proprio dalle PA pugliesi, che a vario titolo gestiscono dati cartografici di ogni genere.

E’ per questo che ho creato su questo blog una apposita pagina, che rappresenta un vero e proprio compendio dei dati cartografici digitali gestiti dalle PA pugliesi, con informazioni sulla loro disponibilità e le modalità di accesso. Cercherò di tenerla costantemente aggiornata, ma sono più che bene accette da parte vostra segnalazioni di ulteriori dati disponibili, così come ogni suggerimento utile a rendere questo piccolo servizio sempre migliore.

La ricercabilità dei dati territoriali è dunque fondamentale per poterli rendere accessibili e utilizzabili. Vorrei anche citare il progetto Geoportale.it – realizzato da Planetek e al quale ho contribuito in maniera consistente – che già dal 2010 è una sorta di pagine gialle dei geodati italiani.

Non mi resta che augurare… molti dati a tutti!

Clicca qui per accedere al compendio
dei dati cartografici in Puglia

6 thoughts on “Un compendio dei dati cartografici in Puglia

  1. Pingback: Verso un Repertorio Regionale dei Dati Cartografici in Puglia? Intanto c’è l’RNDT… « Un blog di "Alternativa Geologica"

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  3. Salve Pietro, mi risulta attualmente che la cartografia messa a disposizione della regione Puglia sul SIT (in particolare la carta Idrogeomorfologica ) non sia stata ancora approvata definitivamente ed ufficialmente e che sia in progress la nuova cartografia PUTT/p. Lo dico perchè mi è capitato di dover fornire dei dati ufficiali e sono stata costretta ad utilizzare una ormai obsoleta carta geomorfologica (PUTT) piuttosto che un’accurata personalizzazione della Carta Idrogeomorfologica…Sai darmi notizie più attendibili? Se si la nuova cartografia verrà redatta con sistema di riferimento epsg 25833?

    • Ciao Noemi, la tua osservazione è giusta.
      Nel mio articolo mi sono risparmiato dal fornire anche informazioni di carattere burocratico e legislativo relative a dati che, come quelli che citi tu stessa, fanno parte di strumenti di pianificazione. Ho comunque fatto riferimento ad esempio a N.T.A. e documenti tecnici utili, quando ufficialmente disponibili. Ad ogni modo, con i commenti possiamo chiarire alcune questioni comunque importanti.

      La Carta Idrogeomofologica è stata realizzata dall’AdB pugliese, ma fa parte delle cosiddette Descrizioni Strutturali (*) del più complesso PTTA in via di adozione da parte della Regione. Ad essa non sono dunque legate attualmente specifiche normative alle quali bisogna attenersi, ma costituisce una base conoscitiva comunque approvata ufficialmente, e come tale va considerata.

      Il PUTT/paesaggio (*) resta lo strumento di pianificazione paesaggistica attualmente vigente in Puglia, e verrà abrogato non appena il PPTR sarà definitivamente adottato dal Consiglio regionale.

      Riguardo la tua domanda sul sistema di riferimento, oramai la cartografia prodotta dalla Regione a partire da CTR/ortofoto/UDS che trovi sul SIT Puglia è tutta in EPSG:25833 equivalente a EPSG:32633. I dati più “vecchiotti” come il PUTT/p e quelli definiti come “storici” dalla Regione sono invece nell’ormai obsoleto Monte Mario Italy 2 (EPSG:3004).

  4. Grandissimo Pietro!
    Una domanda: come mai la carta giacimentologica non è a disposizione dei contribuenti pulgiesi??

    Un abbraccio,

    Michele Balzano

    • Ciao Michele, la tua è una domanda sacrosanta, alla quale può rispondere solo la Regione Puglia.
      Come ho accennato nello stesso articolo, purtroppo attualmente alcuni servizi/uffici della stessa Regione operano in maniera del tutto autonoma riguardo la gestione dei dati, e di conseguenza anche la loro disponibilità all’utente è di fatto diversa.
      E’ un problema che la Regione dovrà affrontare, e speriamo risolvere.

      Grazie del tuo parere.

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